Fabiola Quezada, pittrice di origine messicana che vive e lavora a Lugano, nelle sue opere ha saputo conservare la grande tradizione dei maestri messicani, quali Siqueiros, Rivera e Frida Kahlo, aggiungendo però al cromatismo dai toni tendenzialmente terrosi, tonalità di colori più accesi e vibranti.
Nella mostra viene proposto esclusivamente il suo lavoro legato al tema del fiore: una riflessione approfondita sui cambiamenti dell’eredità genetica. Mutazione che le piante subiscono e che va oltre la loro naturale bellezza: la modifica, la esalta, la esagera, a volte senza che ce ne accorgiamo.
Il fiore altro non è se non l’emblema di una bellezza fragile, sempre sul punto di corrompersi: quella stessa della vita, con tutti i suoi fascini ma anche le sue spine.
Catalogo a fr. 5.-